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Incontro con le famiglie e Don Ambrogio Pisoni – Domenica 13 ottobre

Ottobre 13, 2019
domenica
08:00 - 17:00
MONTE CREMASCO via trieste 3
monte cremasco, 26010 Italia

Intervento di Eva:

Che cosa davvero mi fa dire, ma questa vita è la mia? Se l’esperienza che io faccio coincide con quello che desidera il mio cuore è già una risposta e tutto quello che può essere la difficoltà, il limite, l’incomprensione, parte dal presupposto che non può non essere superata. L’esperienza che faccio è mia e mi corrisponde, cioè io non riuscirei ad identificarmi e non potrei essere Eva se non appartenessi a questa esperienza, e non avesse la faccia di Giuseppe, se non avesse la faccia di tanti amici che sono qua attorno, non potrei essere io con tutte le incongruenze e le difficoltà che possono esserci state. L’esperienza coincide nella misura in cui uno sente su di sé una crescita perché mi permette di amare di più quello che ho incontrato. L’esperienza è in gioco nella misura in cui tu ti fai mettere in gioco. E dentro questo dolore momentaneo, di due o tre giorni, per il fatto che la nostra ragazza se n’è andata, oltre alla mancanza, ho capito che quella parte lì è mia, cioè quest’esperienza qui è mia, non riesco io a farne a meno. E quello che chiedo ai miei amici oggi, ma come comunque lo chiedo a me tutti i giorni, è proprio la possibilità che questo possa essere un inizio, di riuscire a guardarci non tanto per i difetti o per le difficoltà che ognuno di noi ha nell’affrontare quest’esperienza, ma perché davvero uno possa essere certo che se tende una mano ce l’ha.

 

Intervento Don Ambrogio:

L’educazione è l’introduzione alla realtà totale. I miei genitori non sapevano fare questi discorsi, ma li hanno vissuti. Ma se in me non c’è l’attenzione, la curiosità per quel che sta accadendo mi può capitare l’inverosimile davanti agli occhi, non me ne accorgo e quindi vivo ottuso. La parola esperienza che tu hai usato, quella che Don Giussani ci ha sempre riproposto è l’unica strada per trovare risposta all’urgenza inesorabile e infaticabile del cuore, che urge qui e ora una risposta piena al desiderio di essere uomini fino in fondo, uomini e donne ovviamente. Cioè vivere giudicando quel che accade.

 

Intervento di Stefano:

Il desiderio che ho io è davvero che, ci si cominci, come diceva mia moglie, a guardare un po’ in maniera diversa. Alcune cose starei qui degli anni a parlarne, ma non è importante… non è importante, l’importante adesso è fissare lo sguardo da un’altra parte. Quest’esperienza qui, da quando l’abbiamo iniziata, devo dire che noi non ci abbiamo mai pensato un attimo per sceglierla, non abbiamo pensato tanto a questa cosa qua.

 

Intervento di Don Ambrogio:

Voi vivete un’esperienza straordinaria per quel poco che so ma già la parola accoglienza, lo sapete meglio di me, essere uomini vuol dire accogliere, apriamo gli occhi al mattino e siamo “costretti” ad accogliere la realtà che è già presente. Lo dico sempre quando parlo con gli adulti, la vita è un dramma, c’è un rapporto. Il dramma è che se noi dimentichiamo di essere qui perché chiamati e convocati, non si capisce più niente della vita. E allora vince l’istinto, vince la ferita non inestirpabile.

Intervento di Francesco:

Il bambino che è arrivato con noi, che aveva allora 9 anni e adesso ne fa 11, ha tutta la sua storia e tutta la sua fatica. Però quel sì che avevamo detto, è cambiato nel tempo, cioè è diventato più consapevole, il sì che ho detto è proprio fatto dentro un’esperienza, quel sì io devo dirlo tutti i giorni. Perché? Perché lui è diverso dagli altri 5 e per cui mi chiede cose diverse. E però mi fa rendere, cioè mi ha reso più certo, cioè più cosciente della grazia di aver avuto 5 figli, perché sono arrivati e uno dice è stata una grazia perché incontrando lui e vivendo con lui e vedendo i nostri figli che hanno accettato perché un po’ a qualcuno è stato imposto. Per cui come loro han detto di sì, a me ha stupito perché non pensavamo fossero capaci di dire una cosa così. E se non ci fosse stato lui, probabilmente non me ne sarei neanche reso conto, per cui mi ritrovavo molto sulla questione della paternità, perché io mi accorgo, io faccio esperienza del fatto che se non sono generato, non genero.

 

Il giorno di Pasqua il nostro bimbo in affido ha tirato fuori il mondo, in tutta la sua vita con una lucidità e con una capacità di giudizio di un bambino in maniera impressionante, e io non sapevo come stare di fronte, perché di fronte a tutti i problemi che lui ha avuto, la sua infanzia, uno non sa come starci di fronte. Noi siamo una iniziale risposta perché noi non c’eravamo 2 anni fa. Ma tu sei una risposta a noi, al nostro desiderio, all’incontro che abbiamo fatto.

Intervento di Don Ambrogio:

Sapete quando le cose sono vere e sono sempre nuove!! Il volto di tua moglie 30 anni dopo è sempre quello, ma è nuovo. E un giorno ti accorgi, ma guarda un po’ non ti ho mai vista così, anche perché finalmente si è messa i capelli come piace a te, capito? Oppure ha messo finalmente quel vestito che 25 anni fa le hai regalato. Sappiate che un po’ di ironia al matrimonio serve.

Questa è la grandezza della vita, la bellezza della vita è questa qui, la vita è un’avventura, che in latino significa letteralmente andare incontro a uno che mi viene incontro.

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Intervento di Eva: Che cosa davvero mi fa dire, ma questa vita è la mia? Se l’esperienza che io faccio coincide con quello che desidera il mio cuore è già una risposta e tutto quello che può essere la difficoltà, il limite, l’incomprensione, parte dal presupposto che non può non essere superata. L’esperienza che faccio è mia e mi corrisponde, cioè io non riuscirei ad identificarmi e non potrei essere Eva se non appartenessi a questa esperienza, e non avesse…

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Details

Start:
Ottobre 13, 2019 @ 08:00
End:
Ottobre 13, 2019 @ 17:00
Categoria Evento:

Organizzatore

Associazione Fraternita

Luogo

MONTE CREMASCO
via trieste 3
monte cremasco, 26010 Italia
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